giovedì 5 febbraio 2009


Ci sono giorni in cui la precarietà del mio lavoro mi fa sentire le giornate del tutto vuote.
Sono i giorni in cui precarietà fa rima con inattitività.
E quando questa inattitività supera i limiti di un normale tirare il fiato per un riposo, inizio a vagare con la mente alla ricerca di una possibile alternativa lavorativa.
Ma di questi tempi non è un cazzo facile.E mi scuso per il facile.
Cmq pare che oggi il mondo della televisione si sia scomodato per darmi una giornata di lavoro per intervistare un'attrice. Ancora non so chi sia. Però andrebbe bene anche fosse la più scrausa.
Cmq fortunatamente mio figlio Filippo compensa spesso il vuoto di queste giornate vuote. La sua normale indolenza e fame da 15enne mi aiuta a non disperarmi più di tanto. "sarà il solito periodo un pò così" mi dico spesso..."la televisione anche in periodi di crisi non si ferma" mi ripeto quasi per autoconvincermi...
Ai posteri l'ardua sentenza...
P.S.:Il rosso, oltre ad essere il mio colore è anche il colore che rischia di prendere il mio conto in banca se questo periodo continuasse...e sarebbero cazzi!!!
P.S.2: Chissà perchè quando il conto va in rosso si dice di essere al verde?

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