martedì 3 marzo 2009

Bruno Virgili è ancora qui...

La premessa iniziale prima di tutto....non tutto ciò che è scritto è vero...

....Come si è capito, la scelta professionale di Bruno Virgili è stata una scelta dettata dall'amore verso quel lavoro.
E a differenza di quello che sostiene Luciano Ligabue quando dice che "l'amore conta", Bruno Virgili invece dice che " l'amore costa."
Soprattutto costa molto in fatto di fatica emozionale.
Fin da giovane Bruno Virgili ha studiato tutte le tecniche e tutte le tattiche per scardinare le difese femminili. Ma non erano ancora maturi i tempi. In quegli anni nemmeno il miglior Arrigo Sacchi o il più scaltro Mourinho avrebbero potuto aiutarlo. Il suo colore, pensava non sempre a torto Bruno Virgili, non lo aiutava di certo.
I primi risvegli ormonali li ebbe, come molti, alle scuole medie. Scuole medie frequentate in un istituto di suore. L'unica cosa che imparò dalle suore fu la devozione. Sì, quella che loro avevano verso Nostro Signore, Bruno Virgili l'aveva verso le tette di alcune sue compagne. E, allo stesso modo in cui loro non videro mai il Signore, Bruno Virgili non vide mai quelle tette tanto agognate.
Gli anni dell'adolescenza furono anni per, Bruno Virgili, vissuti concentrandosi su se stesso vagando coi pensieri sui corpi delle femmine più belle.
Quando, molti anni dopo, venne a conoscenza del pensiero di Woody Allen che sosteneva che il fare autoerotismo significava fare sesso con chi si stimasse molto, beh, allora si sentì meno sfigato.
Però, come spesso succede, quello che ti è stato negato in gioventù, può essere che venga concesso più avanti. Infatti, grazie a quel colore che prima lo aveva penalizzato, Bruno Virgili si prese delle belle rivincite....

to be continued...

1 commento:

  1. "Woody Allen che sosteneva che il fare autoerotismo significava fare sesso con chi si stimasse molto".
    Non lo diceva anche Luttazzi?

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