In un 25 aprile in cui, quest'anno, tutti volevano festeggiare, io sono rimasto bloccato per 10 ore in un'estenuante quanto pallosa assemblea ordinaria e straordinaria della banca popolare di milano per l'elezione del nuovo presidente.
Fuori imperversava la libertà di tutti, dentro imperversava l'aria condizionata che aggravava fino quasi all'asfissia il mio raffreddore. Il sonno mi aggrediva mentre i vari relatori banchieri non brillavano per ironia quanto brillassero per la loro cattiveria.
Il mio sostentamento è stato un misero panino al prosciutto ed una mela da pulire con un tovagliolo. Il mio essere bloccato lì dentro dava al mio spuntino le sembianze di un rancio durante l'ora d'aria.
Mentre avrei voluto essere a rendere omaggio ad un giorno che regalava la libertà anche a chi, in quei giorni, non la voleva.
E poi fra qualche giorno potrei confermarvi una notizia che potrebbe farmi vivere un mese e mezzo di adrenalina. Ma siccome non dire gatto finchè non ce l'hai nel sacco(come disse qualcuno) aspetto l'ufficializzazione.
A presto...
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