martedì 28 luglio 2009

Donna-Uomo:"Ma mi pensi?"

Quante volte, uomini, ci siamo sentiti fare questa domanda. E quante volte , donne, l'avete fatta.
Fa parte di quelle cose che non si devono provocare. Devono essere spontanee. Lei chiede:"Ma mi pensi?" e lui cosa mai dovrà rispondere?
Mi ricorda gli interrogatori, diventati famosi, che subivano i perseguitati di qualsiasi regime. Non avevano la possibilità di uscirne. Qualsiasi risposta davano era da intendersi come prova della colpevolezza dell'interrogato.
E così in questo caso. Se l'uomo rispondesse:"Ma certo cara che ti penso..." lei tutta risentita direbbe:"E perchè non me lo dici mai?" innescando così una serie di lamentele e rimproveri tali da far tramutare una serata che poteva essere serena in una serata davvero di merda. Se invece lui rispondesse tergiversando o prendendola alla larga, allora lei, ancora più incazzata direbbe:"Ecco, vedi che ho ragione. Non mi pensi mai!!"
A nulla varrebbero le giustissime motivazione che luia vrebbe da addurre. Lei avrebbe una visione monotematica. La classica visione del tiranno tradito. E il traditore, per mantenere il potere, va punito. In questo caso non ci sarebbero torture come fanno i dittatori, ma privazioni sì. Lei non gliela darà per almeno un mese.
Almeno a lui....

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